Il Radon rappresenta la principale fonte di esposizione naturale.

Preso individualmente è la seconda causa di cancro ai polmoni dopo il tabacco; questo giustifica l'attenzione posta nei confronti di un gas così insidioso.

Il Radon e i suoi derivati solidi penetrano nei polmoni attraverso l'aria respirata ed emettono radiazioni Alfa, che irradiano le cellule più sensibili dei bronchi alterandone il DNA. Questo fenomeno può indurre lo sviluppo di cancro.

Le stime del rischio dovuto al Radon provengono dagli studi epidemiologici sulle cause dei  decessi dei minatori addetti all’estrazione dell'uranio. Questi studi hanno permesso di stabilire che l'esposizione al Radon accresce statisticamente il rischio del cancro ai polmoni nei  lavoratori. La prevenzione di questo rischio, attualmente, risiede nella ventilazione delle gallerie nelle miniere sotterranee.

La Commissione Internazionale della Protezione Radiologica (ICRP) ha sottolineato l’ampiezza del problema di sanità pubblica relativa al Radon e ha formulato delle raccomandazioni specifiche nel 1993 nella sua pubblicazione n. 65.